Previdenza integrativa: come difendersi dalle truffe?

Previdenza integrativa: come difendersi dalle truffe? I fondi di pensione integrativa sono nati negli anni ’60 ma si sono sviluppati tra la metà degli anni ’70 e gli anni ’80.

In quegli anni l’inflazione era a livelli enormi e molti sottoscrittori di tali Fondi pensione, invece di vedere il capitale progressivamente versato crescere e dare rendimento, ebbero il danno di avere, alla fine del programma, un capitale inferiore a quanto versato, in termini di potere d’acquisto.

Dunque, si può affermare con certezza che l’inflazione è il pericolo maggiore rispetto a questa forma di Previdenza Integrativa, pur nel pieno rispetto delle condizioni contrattuali corrette.

Oggi ci troviamo in una situazione molto diversa, se non siamo in deflazione, ne siamo comunque sull’orlo. I tassi di interesse sono al minimo storico e i capitali non rendono praticamente nulla ma l’inflazione è dietro l’angolo, la Banca Centrale Europea starebbe già ragionando sulla prospettiva di un aumento dei tassi, anche sull’onda del balzo, appena iniziato ma previsto in incremento, dell’economia USA.

Ma per capire i rischi insiti nella Previdenza integrativa dobbiamo prima fare un accenno al funzionamento di questa.

Banche, Assicurazioni e altri Istituti di gestione del risparmio propongono Piani previdenziali attraverso i quali incassano somme che investono in titoli, azioni, obbligazioni e altri prodotti finanziari. 

Per via dei tassi estremamente bassi in termini di rendimento, per ottenerne un vantaggio questi soggetti sono costretti a cercare investimenti con dosi di rischio elevato.

Nella dinamica attuale dell’andamento degli investimenti, il rischio di perdere invece di guadagnare è piuttosto elevato, rischiando, appunto, di erodere il capitale.

Nei contratti, oggi, spesso non si trova traccia di una garanzia minima di mantenimento del capitale, per cui il sottoscrittore assume su di se tutto il rischio di perdita del capitale versato senza nemmeno avere consapevolezza e controllo sui prodotti finanziari su cui i suoi soldi sono investiti.

Quasi sempre, inoltre, nei contratti relativi ai Piani di previdenza integrativa non è prevista la possibilità di recesso, di sospendere o disdire il contratto in essere e questo è un pericolo grave in una situazione come quella attuale in cui la certezza del lavoro non esiste praticamente più.

Non si tratta, in verità, di vere truffe ma certamente i contratti di previdenza integrativa tutelano solo i soggetti finanziari che gestiscono tali fondi scaricando tutte le negatività sull’utenza.

Come tutelarsi? Intanto pretendendo che vi sia la garanzia di mantenimento del capitale e, in seconda analisi, richiedere un rendimento minimo garantito, ribaltando la situazione e scaricando i rischi sull’assicurazione o sul soggetto che propone la previdenza integrativa.

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