Reverse Charge Tablet, Pc, Portatili, Come funziona?

Reverse Charge Tablet, Pc, Portatili, Come funziona? – E’ stato modificato il regime IVA con l’ampliamento del campo di applicazione del reverse charge che dal 2 Maggio 2016 è stato applicato alle cessioni di pc, tablet, laptop e console da gioco, e anche a tutti i dispositivi a circuito integrato, come CPU e microprocessori ceduti prima dell’installazione su prodotti in vendita.

Lo prevede il Decreto Legislativo n° 24/2016, che dà attuazione delle direttive n° 2013/42/UE e n° 2013/43/UE del 22 Luglio 2013, introducendo anche una procedura semplificata, grazie alla quale sarà possibile applicare, in via temporanea, il meccanismo del reverse charge in caso di controlli fiscali che riscontrino l’esistenza di truffe improvvise in materia di IVA su determinate transazioni commerciali.

L’ordinanza ha l’obiettivo di disporre nella stessa linea la normativa italiana a quella europea, estendendo anche l’inversione contabile alle cessioni di PC, tablet, console da gioco e laptop per conseguenza della modifica apportata all’articolo 17 del DPR 633/72. Quindi, la denominazione di “soggetti passivi” è sostituita da “debitore dell’imposta”; al sesto comma la lettera C viene sostituita dalla <<c) alle cessioni di tablet, PC, laptop e console da gioco, ed anche alle cessioni di device a circuito integrato, come CPU e microprocessori, effettuate precedentemente alla loro installazione in prodotti destinati alla vendita. Dunque, la nuova lettera c) riguarda le cessioni di PC, tablet, laptop e console da gioco, nonché circuiti integrati che saranno venduti agli utenti.

Quindi anche per questi beni, come per le cessioni di smartphone, saranno sottoposte all’inversione contabile soltanto le operazioni precedenti al commercio al dettaglio. Tuttavia per tutto ciò, bisogna attendere una decisione da parte dell’amministrazione finanziaria.

L’ampliamento del reverse charge su tablet, PC, console a tutti gli altri device è applicato alle operazioni commerciali che sono state realizzate a partire dal sessantesimo giorno successivo a quello di entrata in vigore della disposizione e fino al 21 Dicembre 2018.

Ci riferiamo a una disposizione a carattere temporaneo, in quanto la normativa comunitaria ne prevede l’applicazione fino al giorno 31 Dicembre del 2018. Quindi, da questo mese in poi, è necessario prestare maggiore attenzione alla gestione contabile e fiscale delle imprese che si occupano del settore hi-tech. Per applicare correttamente la nuova legge sul reverse charge IVA 2016 è necessario fare riferimento alla circolare dell’Agenzia delle Entrate n° 59/E/2010, che è stata emessa dopo l’entrata in vigore del reverse charge su cellulari e microprocessori.

Secondo tale circolare, il regime del reverse charge IVA deve essere applicato soltanto fino alla fase precedente al commercio al dettaglio.

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.