EUR/USD: Previsioni Marzo 2016: Ulteriore Ribasso?

EUR/USD: Previsioni Marzo 2016: Ulteriore Ribasso? – Ecco le ultime novità da tenere in considerazione per quanto riguarda l’andamento della coppia Eur/USD e le previsioni per Marzo 2016, buona lettura.

In seguito alla comunicazione dei dati sul PMI al di sopra delle previsioni, la coppia EUR/USD ha guadagnato 9 punti.

Questa potrebbe essere un’occasione per la BCE, che potrebbe rinviare le eventuali misure di stimolo durante la riunione della prossima settimana; nel frattempo la moneta europea si afferma a 1,0878.

Durante il mese di Febbraio 2016 le società nell’euro zona hanno attraversato il periodo più sfavorevole dell’ultimo anno e a questo, se si vanno ad aggiungere nuovi segnali di contrazione monetaria, quasi certamente rafforzano il concetto di altri parametri di politica monetaria espansiva in arrivo.

Inoltre, durante la giornata di giovedì 3 Marzo, l’indice composito dei responsabili per gli acquisti di Markit, è sceso al 53,0 a Febbraio, rispetto al 53,16 del mese di Gennaio, ciò vuol dire che ha raggiunto una quota ai minimi dell’inizio dell’anno 2015.

Comunque, il dato ha oltrepassato l’apprezzamento pari a 52,7 ed è superiore alla soglia dei 50, ciò significa che è in ripresa.

Il capo economista della Markit, ha affermato che il rallentamento della crescita dell’attività delle imprese, seguita da un trend conforme nella creazione di lavoro e a una ripresa nel calo dei prezzi, confermano che l’accelerazione della regione starebbe perdendo agevolazioni.

Dunque, il clima di ampia delusione fortifica il concetto di un intervento deciso dalla BCE in modo da evitare un altro crollo.

Oltre ciò, per la riunione che si terrà il 10 Marzo, la Banca Centrale Europea prevede un ulteriore taglio sui tassi di deposito, e in base a un recente sondaggio da parte di Reuters, la BCE potrebbe ampliare le dimensioni del programma di acquisto titoli da ben 60 miliardi di euro al mese.

Riguardo alla prossima settimana, quindi, la BCE terrà un congresso in cui esaminerà l’eventuale aumento del programma di acquisto da 60 miliardi di dollari/euro al mese, tuttavia potrebbe anche tagliare ulteriormente i tassi d’interesse che vengono pagati sui depositi fino a trascinarli su terreno negativo.

Durante gli ultimi due mesi le preoccupazioni circa un rallentamento dell’economia globale, della valutazione della moneta europea e tensioni riguardanti i mercati finanziari hanno avuto ulteriori conseguenze negative sul settore manifatturiero, decisamente ciclico.

Per di più l’economista Clemente De Lucia della BNP Paribas, sostiene che il settore terziario, particolarmente rivolto verso il consumo interno, risulta essere colpito da queste queste forze.

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