Prestiti Senza Busta Paga: Cosa Sapere?

Prestiti Senza Busta Paga: Cosa Sapere?- L’esperienza bancaria degli ultimi anni ha insegnato cosa significa per le Banche concedere finanziamenti senza le dovute garanzie e prima ancora che nel nostro Paese negli USA i Mutui Subprime nel 2008 hanno dato il via alla cosiddetta Bolla Immobiliare da cui si è originata la terribile crisi globale dalla quale ancora fatichiamo a tirarci fuori, ma torniamo a casa nostra, che ne abbiamo già abbastanza da vedere. 

Tutti sanno che le Banche italiane, e non solo, hanno un grosso problema con le cosiddette “Sofferenze” che sono rappresentate da crediti concessi che non rientrano. Molti di questi si riferiscono a persone fisiche, a comuni cittadini che hanno avuto necessità di un Prestito anche se come entità tali sofferenze rappresentano ancora una decisa minoranza del totale.

Spesso nella concessione di un prestito o un finanziamento si produce la busta paga come garanzia ma in questo periodo difficile, molte persone hanno perso il lavoro, magari che era in atto da molti anni, apparentemente solido ma abbattuto dalla crisi. Ancora peggio se ora, senza più un lavoro, hai bisogno di un Prestito, senza busta paga. Come fare?

Il Prestito e il Finanziamento Senza Busta Paga

Non avere una Busta Paga non significa non avere reddito e gli Istituti di credito, banche e non, sono interessate ad avere una garanzia che esista la possibilità di restituzione del debito per concedere il Prestito. In questa situazione si trovano, ad esempio i lavoratori autonomi e gli imprenditori.

Questa categoria di persone non ha nessuna Busta Paga, ovviamente, non essendo lavoratori dipendenti ma potendo produrre una prova di reddito che funge pienamente da garanzia. Molte finanziarie, infatti, concedono prestiti e finanziamenti a questa categoria di persone e ancora di più le Banche che hanno il pieno controllo della situazione economica e finanziaria del proprio cliente.

Se non si è nemmeno in questa situazione, la cosa si complica ma non tutto è perduto, delle possibilità ulteriori esistono.

Prestiti e Finanziamenti Senza Garanzie: Come Funziona?

Se proprio non hai garanzie da offrire, nè reddituali nè materiali, come proprietà immobiliari, ad esempio, hai alcune possibilità ancora di ottenere un finanziamento o un Prestito, in particolari condizioni. Una di queste può essere la necessità di un finanziamento per avviare un’attività nuova, che preveda nel suo progetto un incremento occupazionale.

Per questo esistono Fondi appositi stanziati dall’UE e garantiti da Fondi Regionali in cui lo Stato o le Regioni si fanno garanti di restituzione. Per accedere a questi finanziamenti occorre produrre un progetto di nuova realtà produttiva il cui limite finanziabile è di 25 mila Euro oppure con finalità sociali, in questo caso il tetto è di 10 mila Euro.

In ogni caso la Regione si fa garante se il progetto ha una sua fondatezza, se ritenuto valido e verosimilmente portatore di incremento occupazionale, il requisito fondamentale senza il quale il finanziamento non è accessibile.

Fisicamente il finanziamento viene erogato dalle Banche convenzionate dopo autorizzazione della Regione. Ovviamente la Banca è tranquilla sul rientro del Prestito in quanto c’è la garanzia della Regione.

Altre forme di prestito senza garanzie

A parte i Finanziamenti garantiti dell’Ente pubblico, Poste italiane concede prestiti ai titolari di Postepay, attraverso una collaborazione con Compass. Questo prodotto di Poste Italiane si chiama “Specialcash Postepay” ed è strutturato su tre entità di prestito:

  • 750 Euro con restituzione in 25 mesi
  • 1000 Euro con restituzione in 20 mesi
  • 1500 Euro con restituzione in 24 mesi

Si tratta, evidentemente, di prestiti di piccola entità e senza necessità di dimostrare reddito ma è comunque sottoposto ad accettazione da parte della finanziaria erogatrice, per cui difficilmente è accessibile da parte di chi ha avuto dei disguidi in passato.

Gli studenti universitari hanno la possibilità di ottenere un “Prestito d’Onore“, una somma che permette allo studente di pagare le spese universitarie e affrontare i costi connessi allo studio per giungere alla laurea. Il prestito andrà restituito in 36 rate dopo il termine dell’iter formativo, iniziando a lavorare. Il problema sopravviene quando nonostante la laurea non si riesce a trovare un lavoro che consenta di restituire il debito.

Il prestito a Pegno

I meno giovani ricorderanno che un tempo esistevano i Banchi di Pegno, in cui ci si recava e si portavano gioielli, preziosi, oggetti che avessero un valore e dopo la valutazione del valore dell’oggetto stesso, questo veniva trattenuto e veniva erogata una somma corrispondente ad una significativa percentuale di quanto lasciato in Pegno.

Tale oggetto poteva essere riscattato entro il termine stabilito con la restituzione della somma ricevuta o, se non si era in grado di restituire, l’oggetto diventava proprietà del Banco di Pegni che lo rivendeva per avere la rifusione del debito.

Oggi il Banco dei Pegni, così come era concepito, non c’è più ma alcune Banche accettano ancora di avere in pegno oggetti di un certo valore applicando di fatto lo stesso meccanismo.

In Italia sono solo circa cinquanta gli Istituti che praticano questa forma di prestito senza Busta Paga, tra questi segnaliamo Unicredit, Biverbanca e Carige, con condizioni diverse:

  • Unicredit concede un tempo variabile tra 3 mesi e un anno per la restituzione della somma e applica delle spese di custodia del bene lasciato in Pegno pari allo 0,80%
  • Carige prevede un rientro del capitale in un periodo tra 4 e 6 mesi, appllicando un interesse variabile tra il 4 e il 10%.
  • Biverbanca prevede il rientro entro sei mesi ma concede una discreta flessibilità, concedendo la possibilità di rinnovare il termine fino a due volte e applica un interesse tra 8,5 e 9%

Il Prestito Cambializzato

Se hai un bene materiale da mettere come garanzia a fronte di una richiesta di prestito, la Banca o L’Istituto di Credito potrebbe comunque valutare il Prestito stesso ad alto rischio per il quale si troverebbe ad avviare la procedura per il pignoramento dei beni del debitore ma questo non è l’unico motivo a frenare la concessione del Prestito.

Nel corso del tempo la situazione di possesso di beni potrebbe modificarsi e comunque non c’è certezza che quanto realizzato dalla rivendita dei Beni possa ripianare il debito residuo. Una via che talvolta si può percorrere è rappresentata dal Prestito cambializzato, cioè la firma di cambiali da parte del debitore che vengono inviate alla scadenza alla banca d’appoggio per l’incasso,

Se il pagamento non viene onorato, la Cambiale va in Protesto e il pignoramento dei beni è rapidissimo. Questo costituisce una certa garanzia per la Banca che non deve affrontare iter lunghi e incerti, aumentando, quindi, la propensione alla concessione del Prestito.

Prestiti Online Senza Busta Paga

Segnaliamo due metodi per reperire Finanziamenti Online Senza Busta Paga tra i maggiormente diffusi e sicuri: Uno è rivolto alle Start Up che necessitano di reperire capitali per il loro sviluppo, l’altra è una forma di Prestito tra privati Online.

Il Crowdfunding

Il Crowdfunding è un metodo di reperimento di capitali Online a fronte di un progetto da parte delle Start Up: in pratica si propone un progetto per la cui realizzazione servono capitali e si cercano finanziatori online disposti a erogare un finanziamento a fronte di una partecipazione nella società.

Questo avviene tramite piattaforme di Crowdfunding che devono essere autorizzate ad operare in questo senso dalla Consob a cui devono essere registrate.

Il Social Lending

Il Social Lending rappresenta il modo di ottenere un Prestito per comuni privati cittadini utenti del Web da altri Privati che intendono mettere a disposizione piccoli capitali per finanziare altri privati. Con questo sistema si ottengono prestiti a condizioni favorevoli rispetto a quelle praticate dagli Istituti di Credito e non è necessario dimostrare una busta paga.

Anche in questo caso le transazioni avvengono attraverso specifiche piattaforme autorizzate al funzionamento dalla Banca d’Italia. Tali piattaforme gestiscono i rapporti tra concedente e richiedente a garanzia delle parti.

In Italia il Social Lending si sta sviluppando in modo interessante mentre in altri Paesi lo sviluppo è stato decisamente superiore e rapido, come ad esempio in Cina dove questa forma di Prestito Online rappresenta un’alta percentuale nel complessivo dei Prestiti.

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