Spesometro 2017 e novità Legge di Bilancio

La Legge di Bilancio in discussione è probabilmente una delle più controverse degli ultimi anni, specialmente perché rappresenta una sorta di braccio di ferro con i vertici dell’UE.

Tralasciando quest’aspetto, peraltro tutt’altro che secondario, la Legge di Bilancio per il 2017 introduce interessanti novità che interessano i contribuenti in generale e il popolo in senso sociale.

Ognuno ricorderà sicuramente l’ex Ministro del lavoro del governo Monti, la Professoressa Fornero che con la sua riforma delle pensioni ha devastato intere fasce di lavoratori.

Con la Legge di Bilancio si introducono anche novità che tendono a superare gli effetti negativi della Legge Fornero. Ma andiamo a vedere nel dettaglio le novità della Legge di Bilancio.

Cambia lo Spesometro 2017 con il quale i contribuenti dovranno provvedere alla comunicazione trimestrale all’Agenzia delle Entrate di alcuni dati, le fatture emesse, quelle ricevute, l’IVA a credito e l’IVA a debito, tutto diviso per aliquota, ossia per il 4, 10, 22%.

Se alla comunicazione dei dati non seguono i versamenti relativi, si riceverà dopo 15 giorni un’alert che avvisa dell’anomalia ma se si persiste scatterà automaticamente l’Accertamento Fiscale.

Per compensare i maggiori costi legati alla trimestralità della comunicazione, viene introdotto un Credito d’Imposta. Attraverso il nuovo Spesometro trimestrale analitico 2017 il Ministero delle finanze conta di realizzare un maggiore introito di 2 miliardi di Euro che andranno ad aggiungersi ai 6,94 miliardi recuperati attraverso lo split payment.

Come detto la Legge di Bilancio prevede anche altre importanti novità che consistono nella possibilità di andare in pensione anticipatamente rispetto ai termini previsti fino ad oggi, attraverso un prestito  che verrà restituito con rate sulla pensione reale in misura del 5% circa per ogni anno di anticipo.

Anche i lavoratori precoci, con almeno 41 anni di anzianità contributiva, potranno andare finalmente in pensione.

Altra novità è l’abolizione di Equitalia e la rottamazione delle cartelle esattoriali, risparmiando sulle sanzioni e sugli interessi che ammonteranno ad una quota forfettaria del 3%. la Legge di Bilancio 2017 prevede anche l’abolizione delle aliquote Irpef  per le piccole imprese che viene sostituita dalla nuova IRI con aliquota unica al 24%.

Con il provvedimento è previsto anche un pacchetto competitività che mira a stanziare 20 miliardi per finanziare le industrie. Sul piano sociale, oltre all’anticipo pensionistico (APE), sono previsti anche maggiori fondi per la Sanità pari a 2 Miliardi e stanziamenti per la lotta alla povertà attraverso un risparmio istituzionale di 500 Milioni e ulteriori 600 Milioni da destinarsi alla famiglia.

Ora si tratta soltanto di vedere se Bruxelles consentirà lo sforamento del rapporto Debito/Pil sul quale Juncker sta storcendo il naso.

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